Mancano poco più di 2 settimane alla partenza della mia nuova spedizione che mi riportera’ per la sesta volta in Nepal. La cima che ho scelto di salire questa volta e’ il Himlung Himal di 7126mt. Si trova nei pressi dal famoso e vasto gruppo montuoso dell’ Annapurna al confine tra Tibet e Nepal. E’ una montagna che in passato e’ gia’ stata salita, ma non e’ forse ancora cosi conosciuta come le solite mete degli 8000 mt himalayani o cime più basse come Pumori, Ama Dablam, Mera Peak, Island Peak ecc. La partenza e’ prevista da Milano il 5 ottobre. A Kathmandu mi incontrero’ con degli amici Sherpa che conosco gia’ da diversi anni e che gestiscono l’ agenzia di viaggi Dreamers Destination. Durante il mio ultimo viaggio in Nepal parlando con loro mi ero informato se per il 2014 avessero in programma qualche salita su un 7000mt, se avessero gia’ clienti interessati ad una cima di questo tipo, e se eventualmente avessi potuto aggregarmi a loro nel caso venisse organizzato qualcosa. Passato qualche mese dal mio ritorno a casa, mi arrivo’ una mail dall’ amico Temba Tsheri Sherpa, informandomi che c’ erano alcuni scalatori cinesi, inglesi e koreani interessati a scalare il Himlung e che se avessi voluto avrei potuto aggregarmi senza problema a loro gruppo. Senza pensarci due volte ho risposto dicendo loro: ” Ok i will be there with you in october for Himlung.” Con Temba, Mingma e Nima sono sempre rimasto in contatto, un po’ per amicizia un po perché avevo interesse ad avere più informazioni possibili e dettagli tecnici riguardo la salita di questa montagna. Negli anni passati durante le mie spedizioni partivo sempre spesso e volentieri con compagni gardenesi, della Valbadia o bresciani. Questa volta con molto dispiacere con me non ci sara’ purtroppo nessuno di loro, l’ unica persona che ha dimostrato interesse a questo mio progetto e’ stato l’ amico danese Nikolaj col quale in passato avevo salito il Kilimanjaro e l’ anno passato mentre facevo un trekking nella vale del Khumbu lui era impegnato sempre in Nepal nella salita del Mera Peak da dove e’ poi sceso con gli sci. Dopo un breve periodo di scambio di informazioni con gli amici nepalesi e chiariti diversi dettagli su questa nuova spedizione, ho messo subito le mani avanti organizzando due biglietti aerei, scrivendo e spedendo lettere di richiesta per una eventuale sponsorizzazione a vari enti pubblici e privati, presentandomi a loro anche personalmente spiegando in maniera più dettagliata la salita ed il mio nuovo progetto. Devo dire che la cosa e’ stata accolta in maniera molto positiva e questo mi ha fatto enorme piacere. Ora siamo qui, mancano poche decine di giorni alla partenza e posso finalmente dire che e’ quasi tutto pronto. In questi giorni sto sbrigando gli ultimi pagamenti per quanto riguarda le assicurazioni di viaggio, i permessi ed i visti in Nepal e sto defininendo alcune cose con degli sponsor. Inoltre c’e’ da controllare che tutto il materiale tecnico (Hardware e vestiario) sia perfettamente apposto, rivedere che tutto il materiale medico (medicinali e set da medicazione) non sia scaduto e pianificare al meglio il trasporto di tutti i materiali. Organizzare una spedizione non e’ una cosa poi cosi banale, ci sono molte cose da organizzare, ma per fortuna l’esperienza fatta negli anni passati aiuta molto ed il sistema migliore per avere tutto sott’ occhio e’ quello di mettere giu’ per iscritto liste di ogni genere. E’ vero che i giorni stanno passando velocemente ma nel frattempo sto continuiamo col lavoro a casa, con le mie scalate in roccia e naturalmente vado avanti con gli allenamenti. Diverse persone mi hanno chiesto incuriosite che tipo di allenamento facessi in preparazione di spedizione. La preparazione e’ una parte fondamentale per chi intende affrontare salite di questo tipo, ma a mio parere e’ anche vero che e’ una cosa molto soggettiva ed individuale e di conseguenza non esistono delle regole fisse. Per quanto mi riguarda posso solo dire che a me piace molto la corsa in montagna, amo affrontare salite ripide utilizzando anche i bastoncini leggeri per spingere un’ attimino in più e qualche volta mi carico uno zaino con bottiglie di plastica da 1 lt e 1/2 piene di acqua per un peso di 25kg e salgo dal Passo Sella alla forcella del Sassolungo o da Selva al Ciampinoi o Stevia per sentieri e strade forestali.
Per me l’ importante e’ fare fatica e mai mollare. Cerco di arrampicare il più possibile, mentre in inverno faccio prevalentemente salite lungo le piste da sci o salgo montagne con gli sci da scialpinismo. Ci sono giornate dove mi piace molto uscire in compagnia di amici che ringrazio molto per la pazienza e per la voglia che hanno di alzarsi sempre molto presto al mattino ( 5.30 – 6.00 )….. Altre volte invece sento il bisogno di dovere allenarmi da solo. In due e’ bello perché uno tira l’ altro e ci si sfida un po a vicenda, mentre le uscite solitarie mi danno di piu’ la possibilità di isolarmi un po da tutto e da tutti, ed ho il tempo per fare correre i pensieri e concentrarmi su quello che devo fare. In questi giorni sento molto di più la pressione della partenza, so che non posso perdere i giorni per strada e che bisogna sbrigarsi a sistemare il tutto al meglio. Cosi quando corro, oltre alla fatica fisica, con me corrono anche i mille pensieri.
Anche quest’ anno ho avuto la fortuna di trovare degli sponsor che mi sosterranno economicamente, o con la fornitura di materiali.
Con l’ occasione vorrei davvero cogliere l’ occasione per ringraziare davvero tutti quanti perche’ si sono dimostrati cosi disponibili ed entusiasti per questo mio nuovo progetto. Spero e mi auguro di potere contraccambiare con tante belle foto e col successo della cima.
Vorrei ringraziare in particolare modo il Consorzio Turistico VALGARDENA DOLOMITES, la Ditta di bevande RABANSER, la KOBIS Srl di Milano, la Ditta HOFER Group Valgardena, il negozio DOLOMITI ADVENTURES, Caffe CAROMA di Fie’ allo Sciliar, la Ditta di generi alimentari WOERNDLE, Il negozio di articolo sportivi ACTIV di S.Cristina, la Forge FEDRIGA, MAME forgiature, la DITTA T.B,M. Srl, FRANCIACORTA international Circuit, la Ditta CRAFT, M&M Forgings e la Forge MONCHIERI.
Un grazie anche a Silke Unterkircher e Manuela Sparpani Nones sempre disponibili a prestarmi tende, sacchi a pelo o barili porta materiali.
La spedizione iniziera’ da Kathmandu dove i primi due giorni saranno dedicati a impegni burocratici, poi ci sara’ un traseferimento in bus di 13 ore da Kathmandu al paesino Besisahar che si trova nella valle del Khaligandaki da dove inizieranno 6 giorni di trekking che saranno molto utili per iniziare la fase di acclimatamento. Raggiunto il campo base del Himlung avremmo circa 2 settimane di tempo per allestire i campi in quota che saranno 3 e tentare la cima.
Ulteriori aggiornamenti li pubblichero’ più avanti.
Leave a Reply