Posted by: christiandenicolo | 24/06/2017

AMADABLAM EXPEDITION OCTOBER 2017

Dopo la conquista del Himlung Himal di 7200mt nell’ ottobre 2014, ora mi sento di nuovo pronto a ripartire per una nuova avventura. Era da un po che non scrivevo più notizie riguardanti la mia attività alpinistica ed in particolar modo sulle mie spedizion. Dopo il terremoto nel 2015 per quasi un anno dal punto di vista alpinistico in Nepal non si e’ mosso granche’ sulle cime himalayane. La priorita’ principale del governo nepalese con tutta la sua popolazione  era la ricostruzione delle zone distrutte dal sisma. Tutte le agenzie avevano interrotto le loro attivita’ organizative di trekking e scalate perché impossibile raggiungere molte localita’ a piedi, e molti villaggi erano completamente o semi distrutti. I miei amici dell’ agenzia Sherpa Khangri Outdoor e Dreamers Destination avevano perso in quell´occasione un sacco di materiale al campo base dell’ Everest, nonché erano morte persone che lavoravano per loro (un cuoco al campo base) e anche un cliente giapponese che voleva raggiungere il “Top of the World”. In Nepal regnava il caos più assoluto ….villaggi interi distrutti e cancellati da enormi frane con migliaia di persone morte, ferite e tutt’ ora disperse….una vera e propria catastrofe. Grazie  anche all’ immediato aiuto della comunita’ alpinistica internazionale si e’ mossa una grande macchina della solidarieta’ che ha sostenuto economicamente le popolazioni locali colpite, con la ricostruzione di villaggi, ponti, scuole, ospedali e sentieri. Joseph Einwaller un caro amico di Innsbruck che conobbi nel 2006 durante la spedizione al Pumori, insieme ad altri alpinist austriaci aveva cercato di raccogliere fondi e materiale come materassini, tende, coperte, medicinali e sacchi a pelo  da inviare con volo cargo dall’ Austria a Kathmandu come beni di prima necessita’, e con altri fondi economici venivano comprate enormi quantità di riso che servivano a sfamare chi era rimasto senza casa e senza niente. Sostenni la sua iniziativa con un’ offerta in denaro rimanendo in contatto con lui e i miei amici Sherpa per tutto l’ anno perche’ volevo sempre sapere come procedeva la riscostruzione sia a Kathmandu che nei loro villaggi. In cambio ricevetti molte foto e notizie positive. Qualcuno di loro e’ anche venuto a trovarmi durante l’ estate qui in Valgardena cosa che mi ha fatto molto piacere e ho voluto ricambiare  portandolo a conosacere le mie Dolomiti e fare anche qualche scalata insieme. Sono passati tre anni ormai dalla mia ultima salita in Himalaya e ora sento dentro di me la voglia ed il bisogno di ritornare a respirare un po di “aria sottile” ed il posto più giusto e´proprio li, in Nepal.

La cima che ho come obiettivo principale e’ il cosidetto “CERVINO dell’ Himalaya” ovvero l’ AMADABLAM che in lingua locale significa “collana della mamma” probabilmente per la sua forma cosi spettacolare e che ha un’ altezza di 6812mt.

Questa montagna l’ho osservata piu volte durante i miei trekking e passaggi per la valle del Solu Khumbu….Nel 2006 ero gia’ stato al campo base dell’ Amadablam, ricordo che mi ero sdraiato per terra con le mani dietro la testa e ammirai questa montagna per molto tempo….non pensai a nulla , fissai la montagna e basta. Avevo un grande rispetto per essa ma mai e poi mai avrei pensato di tornarci un giorno per scalarla….ero solo li ad ammirarne la sua bellezza. E’ una cima cosi spettacolare che ti affascina in una maniera tale che e’ davvero impossibile durante un trekking non fermarsi a guardarla.

Nell’ autunno 2016 il mio  amico Nima Gyalzen Sherpa aveva salito l’ Amadablam con dei clienti e cosi parlando del piu e del meno gli avevo chiesto se fosse molto impegnativa. Mi rispose di si, ha qualche passaggio tecnico nella parte tra il campo avanzato e campo 1 e poi anche nelle parti superiori presenta passaggi impegnativi lungo le creste….. continuando con la conversazione nacque in me quel desiderio di provarci….e cosi e’ nato questo mio nuovo progetto. La partenza e’ prevista il 16 ottobre da Milano per Kathmandu. Li rimarro’ 2 giorni per sbrigare le solite cose burocratiche al Ministero del Turismo e poi si volera’ da Kathmandu a Lukla da dove iniziera’ un trekking di circa 6 giorni che ci portera’ al villaggio di Chhukung a 4730mt. Li saliremo la cima dello Imja Tse (Island peak) 6190mt che sara’ la nostra cima di acclimatamento per poi scendere e trasferisi a piedi al campo base del AMADABLAM.

Con me ci sara’ Bernhard Malknecht di Selva, ……. mentre lui salira’ per sua scelta autonomamente entrambe le cime, io condividero’ questa nuova avventura con il mio amico Nima Gyalzen Sherpa che ha all’ attivo 7 volte Everest, salito Manaslu, Cho Oyu, Shishapagma, Annapurna, Lhotse, Kanchanjunga, e altre cime minori ma sempre di rilevante importanza.

Durante il trekking vi aggiornero’ con delle foto e news in tempo reale.

A presto.

Christian.

 


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